cosa
preferiresti: una carie o un tubo dell’aspirapolvere
nell’ora
astrale dell’infiltrazione in uno spazio dalle pareti chiare, di tipo concavo,
con
margini bui in assenza di altre fonti di luce tranne quelle celesti (o di
quelle celesti a destra dell’ingresso disposte
in
fila)
io
una carie, già da piccolo sognavo di calarmi in un dente
(avevo
letto, in effetti, una storia in cui i personaggi lo facevano)
non
ho pensato finora se per caso non ci sono (non ci siamo tutti, insieme a voi, a
me) già in uno
arrivati,
chissà come, nella carie chissà di quale animale, potrebbe essere anche una
pecora.
E
la luce esterna non sono altro che scintillii nella saliva del palato di lui,
della bocca di lei.
(Iona)
ma
se esiste un futuro
appartiene,
probabilmente, a te che preferiresti il tubo dell’aspirapolvere
e
ti starai chiedendo se per caso non sei stato già aspirato
da
non si sa quale tappeto, dove
da
quale pavimento.
quando
usciremo e ci incontreremo, in volo
noi,
quelli della carie e voi, del tubo dell’aspirapolvere
ci
metteremo a ballare una horă ci scapperà il morto?
sonetto
(il problema del genio)
di
mattina mi rendo conto che l’appartamento è stato minato
rischio
di saltare in aria quando scendo dal letto
chiamo
i genieri, hanno bevuto fino alle quattro
resta
che ci sentiamo dopo pranzo
alle
11 mi chiama mamma, le spiego la situazione
al
momento posso offrire solo consulenza e soltanto al telefono
la
mia qualifica è in lettere, che consulenza posso offrire?
ho
letto decine di migliaia di annunci immobiliari, penso di cercare qualcosa in
questo senso
(…)
i
genieri arrivano alle 6, sono ancora sbronzi
dopo
un quarto d’ora constatano che gli manca una chiave
da
14 e vanno a prenderla.
non
ho mangiato niente, non sono stato in bagno, e tra non molto si farà sera.
sono
passate due ore, non sono tornati i genieri con la chiave.
li
aspetto ancora una mezz’ora.
Obo
rex
non
sono né brutto, né limitato
sono
solo in permanenza affaticato.
ma
dormirò
e
quando mi sveglierò
lo
dico veramente
ne
avrò molti da sorprendere
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